IL GRAN DIAVOLO
Giovanni delle Bande Nere, l’ultimo capitano di ventura
Rizzoli - 2014
I colpi d’artiglieria sovrastano il fracasso del metallo delle armature e le grida dei soldati all’attacco. Della guerra e della morte, però, non ha paura Giovanni: lui è un Medici, nelle sue vene scorre sangue nobile, ma combattivo e fiero, e ogni giorno affronta il nemico alla testa delle più feroci truppe mercenarie d’Italia, le Bande Nere. Il campo di battaglia è grigio, freddo, immerso nella nebbia, eppure i suoi uomini lo seguirebbero anche all’inferno. Tra questi marcia Niccolò, un giovane soprannominato il Serparo per l’inquietante abitudine di tenere tre o quattro serpenti avvolti intorno al braccio. Custode di una sapienza antica, si affida loro per conoscere il futuro. Perciò gli altri soldati lo tengono a distanza, ma presto conquisterà la fiducia del Capitano, riuscendo a penetrarne lo sguardo severo. E dove Giovanni lo avesse posato, là Niccolò si sarebbe fatto trovare, al suo fianco, in mezzo alla mischia. Sempre. Sacha Naspini, con una lingua affilata che si misura con il dolore, il male, la morte, racconta di un’amicizia e di quello scorcio di ‘500 che fu uno tra i momenti più tumultuosi della Storia d’Italia, quando ogni cosa stava cambiando, e tutti tradivano tutti. E lo fa attraverso un personaggio che incarna perfettamente il suo tempo, quel Gran Diavolo disposto a tutto per dominare la sorte e gli uomini. E continuare a combattere.
Il gran diavolo - Giovanni delle Bande Nere, l'ultimo capitano di ventura in allegato con il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport per la collana in venticinque volumi Storia come un romanzo.
STORIA COME UN ROMANZO. Gli autori più prestigiosi ci accompagnano in un viaggio travolgente nell’antichità. Guerre, intrighi, eroi, duelli e grandi passioni: dalla Grecia di Alessandro Magno alla Roma di Cesare, fino all’Europa delle Crociate. In una collana straordinaria le migliori opere italiane e internazionali ci restituiscono suggestioni e atmosfere di epoche lontane. Quando la storia si trasforma in emozione.